Riuscireste in due anni ad accumulare tanti rifiuti quanto un solo barattolo di vetro da 1 litro?
Pochissimo vero? Ebbene qualcuno ce l’ha fatta dimostrandolo in un blog chiamato trashisfortossers.com.
Lei si chiama Lauren Singer e vive New York, città in cui è difficilissimo vivere a impatto zero. Basta andare a fare la spesa in un supermercato per accorgersene; prodotti confezionati ovunque e tantissimi sacchetti di plastica per trasportare i prodotti a casa.
Non certo una scelta estrema la sua, ma un tentativo di ridurre il proprio fabbisogno quotidiano di prodotti e rifiuti.
Vive in un appartamento con luce, elettricità e i comfort di una vita moderna; nel contempo, cerca alternative migliori sostenibili a basso impatto ambientale.
Ci si chiede per quale motivo una persona debba iniziare a farlo; beh, come dice Lauren Singer, le scelte possono essere dettate da scelte economiche, ambientali (educo me stesso ad una vita migliore nel rispetto dell’ambiente che mi circonda) o personali (tutto ciò che compro mi rende veramente felice?).
Se anche voi vi siete posti una di queste tre domande, il consiglio è approfondire argomenti quali il riciclo creativo per arredare casa e le alternative di consumo possibili.
Per quest’ultime, Lauren Singer crea un’ottima lista sul suo sito denominata “zero waste“.
Rasoi usa e getta, shampoo e bagnoschiuma confezionati, utensili da cucina in plastica dovrebbero sparire dalla nostra vita. Lo step successivo alla riduzione degli acquisti è l’auto-produzione.
Conviene sempre realizzare in casa ciò che troviamo già pronto in uno scaffale del supermercato.
La prima cosa da combattere è l’abitudine.
Successivamente, con qualche tutorial e informazione presa da internet, ci si può anche divertire realizzando deodoranti, detergenti per la casa, detersivi per la lavastoviglie etc..
Inutile dire che ciò che rimane, va smaltito separando carta, plastica e vetro in appositi contenitori.
Per la casa ne sono stati realizzati di tutti i tipi, quelli super moderni che si aprono con un sensore senza toccarli e quelli salvaspazio per chi abita in piccoli appartamenti ma non vuole rinunciare ad una corretta separazione dell’immondizia.
Si può vivere senza produrre rifiuti?