Al termine della stagione invernale capita spesso di riporre in scatole e scatoloni, assieme agli abiti, alcune paia di collant. A volte li mettiamo via senza controllarne lo stato e quando li tiriamo fuori risultano rovinati, smagliati e impossibili da sfoggiare.
Che fare allora? È meglio disfarsene? La risposta è no. Trovate, qui di seguito, otto preziosi suggerimenti per trasformare le vostre calze danneggiate in oggetti utili per voi e per la vostra casa.
1. Elastici e fasce salva-capelli
Tagliando un collant smagliato a striscioline, potete ottenere degli ottimi elastici che non strappano e non rovinano i capelli.
Inoltre se il fai da te è la vostra passione e avete l’opportunità di riutilizzare delle calze colorate, potete cimentarvi nella creazione di graziose fasce: dopo averli tagliati, assemblate tre collant differenti in una treccia e cucite poi le estremità di quest’ultima con pochi punti.
2. Paraspifferi per finestre e porte
La vostra casa non è calda come vorreste? Le infiltrazioni di aria vi tormentano? Niente paura! Sappiate che con vecchi collant si possono realizzare dei validi paraspifferi per finestre e porte.
Tagliate la gamba di una calza e rimuovetene le estremità: in questo modo ricaverete un tubo da riempire a piacere con morbidi materiali di recupero (stoffe, altri collant, indumenti).
Dopo aver sistemato a dovere l’imbottitura, annodate i margini del salsicciotto e il vostro paraspifferi a costo zero è pronto per l’uso! Se desiderate arricchirlo con una nota di originalità e vivacità, rivestite il tubo con del tessuto colorato.
3. Protezione dei capi delicati in lavatrice
Alcuni capi, quali gli indumenti intimi e i calzini, tendono a rovinarsi e a disperdersi durante il lavaggio in lavatrice.
Per ovviare a simili inconvenienti, utilizzate le vostre calze rovinate come sacchetti protettivi. Ponete al loro interno i vostri capi, inserite il tutto nel cestello ed effettuate normalmente il bucato.
4. Collant come sostituti delle mollette
Si sa, le mollette possono lasciare tracce antiestetiche sugli indumenti. Segni difficili da eliminare anche con un’accurata stiratura.
Per evitare che si formino, utilizzate una parte di una vecchia calza a mo’ di corda, facendola passare nelle maniche del capo da stendere. Dopodiché legate le estremità del collant al filo dello stendibiancheria. I vostri abiti saranno perfetti!
5. Riutilizzo delle scaglie di sapone
Un collant smagliato, impiegato come sacchetto, può contenere i rimasugli di saponette quasi consumate. Al momento della doccia, bagnate il sacchetto contenente il sapone sotto l’acqua corrente: godrete, così, di una spugna saponata dall’efficace azione esfoliante.
6. Sacchetti per armadi e cassetti
Il tessuto di vecchie calze si presta molto bene alla realizzazione di sacchetti profumati per armadi e cassetti.
Vi basterà riempire le punte dei vostri collant con foglie di erbe aromatiche (alloro, salvia, rosmarino) e fiori essiccati (rosa, lavanda) per ottenere sacchettini dall’aroma gradevole e totalmente naturali.
Per potenziare il potere profumante dei sacchetti, introducete al loro interno batuffoli di cotone imbevuti di alcune gocce del vostro olio essenziale preferito. I vostri indumenti sapranno sempre di fresco e pulito.
7. Pulizie domestiche
Intendete risparmiare sugli accessori per le pulizie domestiche? Bene, vi basti pensare che i collant che non indossate più possono sostituire degnamente i famigerati panni cattura polvere.
Per apprezzare le proprietà elettrostatiche del nylon, tagliate un collant a metà, infilatelo sulla mano e usatelo per spolverare mobili e superfici.
In alternativa, potete rimuovere capelli, polvere e peli di animali ricoprendo, con una calza, le setole di una scopa. I risultati vi stupiranno!
8. Protezione degli ortaggi
Se nel vostro giardino disponete di un orto, saprete certamente che alcuni ortaggi sono facile preda di insetti e animaletti.
Per proteggerli non usate pesticidi, nocivi per la salute e l’ambiente, ma affidatevi alle vostre vecchie calze. Tale soluzione si rivela particolarmente efficace nel caso di meloni e zucche.