Peperoni, pomodori, lattuga, fagiolini, patate, basilico, carote, quanto spendete ogni anno per acquistare questi prodotti al supermercato? Troppo al giorno d’oggi. E’ giunto il momento di dare un taglio, cambiare e organizzarsi per autoprodurre ciò che tutti possono fare. Non serve un giardino di 100 mq o una serra; basta un piccolo terrazzo o addirittura un balcone.
L’orto urbano sta divenendo un’abitudine sempre più frequente e, scusate il gioco di parole, dà i suoi frutti.
Fare l’orto diventa una passione, uno stile di vita che garantisce prodotti genuini e di qualità.
Come iniziare se non si è grandi esperti del settore?
– Esposizione
– Terreno
– Cosa coltivare e quando
– Manutenzione
– Malattie
La corretta esposizione
L’esposizione è tra i criteri più importanti per il posizionamento degli ortaggi sul terrazzo o balcone. Proprio per la loro luminosità sono indicate le posizioni a Sud ma durante il periodo estivo il caldo potrebbe essere troppo elevato. Meglio scegliere se possibile collocazioni a sud-est o sud-ovest oppure zone semi ombreggianti per proteggere dalla calura gli ortaggi. In ogni caso, per coltivare al meglio l’orto sul balcone sono necessarie almeno 5 o 6 ore di sole pieno.
Un consiglio per cominciare col passo giusto e facilitare il corretto sviluppo degli ortaggi è iniziare con tutte quelle specie che detengono la parte commestibile interrata come le carote, i rapanelli o le patate che possono essere poste in qualsiasi posizione.
Sui davanzali si possono coltivare insalate, fagioli, fagiolini ed erbe aromatiche. Per pomodori, zucchine e melanzane è però necessario un volume maggiore e una distanza tale (min. 25 cm) da evitare che l’ortaggio vada a intaccare lo spazio di crescita di quello posto vicino.
Innanzitutto è bene scegliere la cassetta giusta per coltivare; da non confondersi con la balconiera. La cassetta con i buchi per drenaggio sulla base deve avere una dimensione di 60x30x30. E’ importante la profondità in modo che ci sia spazio a sufficienza per le radici e un volume di terra in grado di dare alle piantine il giusto apporto per una buona crescita.
Preparare il terreno
Cosa serve:
– concime minerale Prezzo ->
– argilla espansa Prezzo ->
– terriccio universale Prezzo ->
Prendere dell’argilla espansa o della ghiaia e inserirla come primo strato in modo da fare un fondo drenante alla cassetta. Aggiungere un substrato possibilmente di fibra di cocco e ricoprire il tutto con del terriccio universale. Per avere un terreno ottimale sarebbe opportuno aggiungere del concime organico, ad esempio del fertilizzante come l’humus di Lombrico. In proporzioni, 3/4 di terriccio universale e 1/4 di fertilizzante. Mischiandoli avremo quasi concluso la preparazione del terreno che deve occupare più o meno tutta la cassetta (rimarranno un paio di centimetri dal bordo).
A questo punto è bene pressare il terreno per eliminare le bolle d’aria presenti. Il letto per la messa a dimora è ora pronto. Non resta che prendere le piantine che abbiamo scelto di coltivare, levarle dal piccolo vaso e interrarle.
Cosa coltivare?
Ortaggi, fiori e piante aromatiche possono essere posizionate l’una vicino all’altra?
In alcuni casi l’accostamento è consigliato, in altri no.
Questa tabella può tornare utile per capire le consociazioni e quali piantine e ortaggi coltivare.
Fonte Pinterest
Quando?
Per capire quando è bene seminare o trapiantare, è bene fare uso di questa tabella che indica anche il mese di raccolta e l’annaffiatura.
Fonte Pinterest
Manutenzione:
Le innaffiature devono essere frequenti ma senza eccessi, al tramonto e direttamente nel terreno.
Durante la crescita le piantine vanno concimate costantemente nei modi e nelle quantità specifiche per ogni specie. Si possono utilizzare concimi NPK o NK minerali, organo-minerali o organici, in polvere, granulare, liquido o bastoncino. L’azoto favorisce la crescita delle parti verdi e il potassio ne garantisce la struttura.
Malattie:
Una mancata concimazione potrebbe favorire alcune malattie e la presenza di parassiti animali.
Le malattie più comuni sono quelle fungine:
– il mal bianco causa le macchie bianche nelle foglie
– la peronospora che si manifesta con macchie marroni sulle foglie
– i marciumi delle radici e del colletto
– la muffa grigia, ovvero la botrite presente sulle fragole
– l’alternaria che si manifesta sulle insalate con macchie scure
Attenzione anche ai parassiti, i più comuni:
– gli afidi che causano l’accartocciamento delle foglie
– le mosche bianche che causano il dissecamento delle foglie
– le cocciniglie che provocano il dissecamento dei rametti e delle foglie
– i ragnetti rossi
– le cimici
– le larve di lepidotteri
Silvia Romina è una creativa aspirante giornalista con una passione travolgente per il mondo del fai da te e dell’arredamento per la casa. La sua gioia deriva dal mettere le mani in pasta e trasformare gli spazi in luoghi accoglienti e personalizzati. Scrive articoli informativi e ispiratori su progetti di bricolage, idee per l’arredamento e consigli su come rendere la casa un rifugio unico. Oltre alla sua dedizione al mondo dell’home decor, Silvia è anche un’appassionata praticante di yoga, che trova nell’armonia e nel benessere interiore la chiave per una vita appagante. La sua compassione si estende anche agli animali, e trascorre il suo tempo libero a prendersi cura dei suoi amici a quattro zampe.