Con l’avvento della crisi economica molte famiglie italiane hanno dovuto modificare drasticamente le proprie abitudini finanziarie: non più sicuri del loro futuro, giovani e meno giovani hanno iniziato a risparmiare il più possibile, tagliando al massimo le spese superflue e concentrandosi su quelle indispensabili.
Certamente si tratta di uno sforzo nobile e importante, ma esiste un momento in cui il risparmio diventa eccessivo, in cui si viene a creare una vera e propria ossessione?
Gli psicologi ritengono di sì, e hanno coniato un termine per descrivere questa specifica situazione: l’iperopia.
Così come l’ipermetropia rappresenta la difficoltà nel vedere da vicino, l’iperopia rappresenta l’incapacità di vedere la situazione sul breve termine, concentrandosi invece su un futuro lontano. Le persone che soffrono di iperopia pensano al risparmio nell’ottica di anni o decenni, iniziando a risparmiare per la propria vecchiaia o per eventuali malattie e problemi che potrebbero colpirli nella tarda età; per fare questo però si negano qualsiasi soddisfazione e qualsiasi desiderio nel quotidiano, vivendo una vita di privazioni anche quando ciò non sarebbe effettivamente necessario. Ciò porta a depressione e malumore, e a un generale peggioramento delle condizioni di vita.
Quanto si dovrebbe riuscire a risparmiare?
In generale, un risparmio del 5-10% delle proprie entrate mensili è considerato sano e assolutamente consigliabile; quando invece il risparmio, pur essendo sempre più consistente, inizia a incidere sulle attività quotidiane allora si configura un problema.
Secondo alcuni psicologi, questo problema potrebbe derivare anche da quello che viene definito il “rimorso del consumatore”, ovvero il sentimento negativo che si verifica nelle persone che si rendono conto di avere fatto una spesa impulsiva e inutile.
Quello che gli psicologi hanno notato, però, è che tale rimorso è di natura assolutamente temporanea: sul lungo periodo, infatti, a causare maggiore disagio non sono i soldi spesi inutilmente ma i piaceri persi, entrando quindi in un’ottica maggiormente edonistica.
In poche parole, un giorno potremmo pentirci di avere risparmiato così ossessivamente e di non esserci goduti abbastanza la vita.
Storie estreme di risparmio
Esistono persone che portano però il concetto di risparmio all’estremo: questa è la premessa del programma televisivo americano Extreme Cheapskates, che segue le storie di alcune famiglie le cui abitudini di risparmio sono a dir poco bizzarre.
Rick e Karissa, 23 e 26 anni, hanno adottato delle abitudini di igiene personale decisamente bizzarre pur di risparmiare: ad esempio, Rick si lava i capelli con la schiuma prelevata direttamente dalla testa di Karissa, risparmiando così sullo shampoo.
Naturalmente, i due fanno anche la doccia insieme; un po’ meno naturalmente, condividono inoltre lo stesso rasoio, lo stesso spazzolino da denti e lo stesso filo interdentale.
La loro attitudine estrema nei confronti del risparmio continua anche in cucina: con un budget di soli 25 dollari a settimana per le spese alimentari comuni, i due si ritrovano a dividere le uova segnandole con le proprie iniziali e a controllare chi abbia bevuto più latte, e sia dunque responsabile per l’acquisto di una nuova bottiglia.
La loro attitudine al risparmio li ha addirittura portati a programmare il loro funerale con decenni di anticipo, risparmiando così migliaia di dollari.
I due progettano addirittura di essere seppelliti in una sola bara: il primo a morire sarà dunque riesumato alla morte del secondo, così da potere essere seppelliti insieme.
Un’altra delle famiglie seguite all’interno del programma è quella di Torski Dobson Arnold, madre di figli: tra le sue abitudini più bizzarre c’è quella di riutilizzare ogni anno l’albero di natale dell’anno precedente, decorandolo nuovamente di volta in volta. Nulla di strano, se non fosse che l’albero in questione non è artificiale bensì vero, e secco da diverso tempo.
Per risparmiare, la famiglia Arnold ha deciso inoltre di non arredare una delle stanze della propria casa, e di non sostituire alcuni tra gli elettrodomestici più datati, come la televisione risalente agli anni ’80: il motto di Torski è infatti “se non è rotto, non sostituirlo”.
Tra le altre abitudini bizzarre della famiglia Arnold c’è anche quella di occuparsi del giardino durante la notte, utilizzando strumenti rumorosi come la motosega o il tagliaerba: Torski si giustifica dicendo che l’energia elettrica costa di meno nelle ore notturne, ma probabilmente i suoi vicini di casa non la vedono nello stesso modo.
E questa non è la cosa più strana: per non pagare un servizio di ritiro della spazzatura, infatti, gli Arnold bruciano i loro rifiuti in giardino.
Per concludere
Si tratta ovviamente di abitudini estreme, che probabilmente riflettono davvero un qualche disordine di tipo mentale; nell’eterna lotta tra la cicala e la formica, dunque, la soluzione più giusta è quella che sta nel mezzo, risparmiando ma senza arrivare all’estremo.
E questo sito vuole in primis segnalare diverse tecniche di risparmio, lontane da qualsiasi ossessione.